mercoledì 29 febbraio 2012

ET VOILA', LE JEUX SON FAIT!


L'obiettivo delle lobby è raggiunto!
Abbiamo appena assistito ad una lezione di strategia:
come mascherare i propri interessi presentandoli come quelli di tutti, della collettività.

"Un bravo lobbista non parla dei costi che incombono sulla sua azienda, ma dei danni astratti che la società civile potrebbe subire" (fonte-Internazionale 17/02/2012).

Il decreto sulle liberalizzazioni del settore assicurativo, in questo, soddisfa completamente le aspettative delle Compagnie,

massimizzare i profitti attraverso la gestione diretta del cliente.

In perfetta sincronia con il decreto (mi verrebbe da dire: "Che combinazione!"), si è scatenata la più massiccia campagna pubblicitaria che la storia delle assicurazioni ricordi, un attacco al mercato a 360° con prodotti innovativi (le polizze terremoto) a vantaggio di un nuovo modello distributivo diretto (on-line).

Le liberalizzazioni dei professionisti (Avvocati, Notai, Farmacisti) perseguono l'intenzione di facilitare l'ingresso nel mercato a nuove figure (aumento dei posti di lavoro), con benefici diretti ai fruitori dei servizi (clienti).
Quelle del settore assicurativo, agevolano banche e assicurazioni, o se preferite banche/assicurazioni (polizze per i mutui, scatola nera, dematerializzazione dei contrassegni, abolizione del colpi di frusta, ecc) e danneggiano gli intermediari assegnando loro compiti che niente hanno a che vedere con gli incarichi e le mansioni previste dal mandato di Agenzia.
Altro che facilitare l'ingresso di nuovi operatori come nelle altre categorie professionali:
il decreto liberalizzazioni rottama gli Agenti, rottama i dipendenti di agenzia e, indirettamente, anche quelli delle Compagnie.
Nasce una nuova figura di intermediario, con l'obbligo di cercare preventivi da consegnare a chiunque lo chieda.
Qui non c’è bisogno di professori di economia, qualsiasi studente sa che il costo di questa azione è dato dal valore al quale si deve rinunciare per produrre l’azione.
Ma chi lo paga questo costo se non l’Agente stesso?
Come Agente rivoglio il tempo che mi è stato tolto da montagne di adempimenti burocratici.
Voglio ritornare a svolgere la mia professione con la passione che ho da sempre.

Da simili attacchi, non mi stancherò mai di sottolinearlo, ci si difende con l'unità di tutta la categoria, concentrando le risorse disponibili attorno ad un progetto comune.
I proclami di scioperi e di disobbedienza civile sono soluzioni vecchie, improduttive, concetti irrealizzabili, così lontani dalla vita di tutti i giorni, dai fatti. Non intaccano gli interessi delle lobby, li favoriscono.
Riprendiamoci la nostra identità di agenti di assicurazione, gli unici in grado di difendere il cliente/consumatore dalla giungla normativa dei contratti di assicurazione.

Basta ingannare i nostri clienti con l'idea che più il prezzo è basso migliore è la polizza che si sceglie.

La strada da percorrere con la forza della comunicazione permanente, è quella dell'opinione pubblica, delle idee, del confronto insieme ai nostri alleati naturali, gli assicurati, i dipendenti di Agenzia e di Compagnia.

Bisogna parlare di tutela dei clienti non di prezzo, di scoperture nascoste nelle CGA di assicurazione non del numero dei preventivi da consegnare.
La tutela dei nostri clienti è il valore da difendere dalla fumosità dei contratti di assicurazione, affinché il principio di sostenibilità non serva a riempie le bocche dei più, ma diventi una luce da seguire in questa notte di tempesta.
Nel settore dei servizi le risorse disponibili sono il capitale umano, clienti e operatori (Agenti e dipendenti di agenzia e di Compagnia).
Questo è il motivo del fallimento delle norme sulle liberalizzazioni, perché non preservano le risorse nel tempo e le precludono alle generazioni future.

1 commento:

  1. Non posso che accodarmi e rinforzare il tuo pensiero in merito alle conseguenze:
    - rischio chiusura non di 5.000 agenzie, ma di 10.000;
    - rischio posti di lavoro del 50% dei dipendenti di agenzia a seguito rinuncia alla gestione del ramo Auto.
    Ora non ci resta che lavorare per ottenere la totale sburocratizzazione del rapporto cliente/agenzia sul ramo Auto:
    - il contratto Auto si perfeziona con il solo consenso (al pagamento, nelle forme previste dalla legge, corrisponde la copertura);
    quindi 0 firme sul contratto, 0 moduli per l'adeguatezza, 0 assoluto.
    La ratio è: hai ricevuto tante informazioni e preventivi, ora "aderisci" al contratto da te scelto. Non è più l'agente che propone, ma è il cliente che dichiara di aderire.
    Ciao.
    Luigi Mingozzi

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