venerdì 10 febbraio 2012

TUTTO CAMBIA PERCHE' NULLA CAMBI


L’ Audizione di ieri del Presidente Pitruzzella (AGCM)
http://www.agcm.it/stampa/news/5886-disposizioni-urgenti-per-la-concorrenza-lo-sviluppo-delle-infrastrutture-e-la-competitivita.html

sarà ricordata nell'almanacco delle contraddizioni dei nostri tempi.
L'antitrust boccia le misure di liberalizzazione del mercato assicurativo riportate nel decreto redatto da tecnici cresciuti nel gota dell’antitrust internazionale.
Gela i proclami trionfalistici dei Presidenti di ISVAP e ANIA.
Purtuttavia mantiene puntati i riflettori sulla rete agenziale, suggerendo l'abolizione dei mono in favore dei pluri, come soluzione al caro tariffe e dimentica che gli oligopoli, che dominano il mercato rendendo impossibile un corretto sviluppo della concorrenza, sono governati dalle Compagnie non dalle reti Agenziali!

Vere e proprie galassie societarie dominano il mercato assicurativo con politiche assuntive sistematiche, concertate all'unisono.
Società che sbaragliano la concorrenza facendo incetta di clienti a 360 gradi, con il vantaggio della propria posizione dominante.
Quelle che, seppur piccole, adottano aggressive politiche di prezzo possibili solo potendo contare sulle enormi risorse dei colossi ai quali appartengono.

Altre, organizzate con reti distributive dirette che, guarda caso, lanciano il nuovo prodotto costruito sul marchingegno elettronico (statola nera) regolamentato appena il giorno prima con il decreto sulle liberalizzazioni.
I compiti dell'AGCM e del legislatore non erano quelli di vigilare sui mercati intervenendo sulle concentrazioni che precludono lo sviluppo di una libera concorrenza?

I nostri delegati sindacali non vogliono essere da meno.
Si perdono nell'autocelebrazione di rappresentare tutti, anche se eletti da circa l’1,5% degli oltre 23.000 Agenti, incapaci di evidenziare le cause vere di un mercato poco concorrenziale.
E allora succede che nell'approssimazione di darsi da fare dedicano le proprie energie ad aumentare il livello di conflittualità tra i colleghi, pluri contro mono, SNA contro UNAPASS e chissà che altro.
Ciò di cui abbiamo bisogno, come Intermediari, è di essere rappresentati da delegati che abbiano la consapevolezza della forza dell'unità della categoria.
Abbiamo bisogno di compattarci privilegiando gli interessi comuni rinunciando alle posizioni, con senso di appartenenza e spirito di squadra, mettendo insieme le peculiarità di una categoria molto eterogenea, nella convinzione che la diversità tra le specifiche realtà agenziali sia una ricchezza per tutti, non un motivo di conflitto, di contrapposizione.

Il decreto liberalizzazioni può e deve diventare l’opportunità per aspettavamo, l'occasione che ci mancava per unire tutti gli agenti.
Se riuscissimo in minima parte ad immaginare il risultato che potremmo ottenere presentandoci uniti ai tavoli di confronto con le nostre controparti, ANIA, ISVAP, GOVERNO o quant’altro (non i colleghi), non avremmo alcun dubbio a perseguire un simile obbiettivo.
Per dire a quei tavoli che LA RETE AGENZIALE NON E' UNA OLIGARCHIA DA COMBATTERE a suon di Articoli 34 facendo credere che sia la strada giusta per risolvere il caro polizze!
Certo, è un sogno, un'ambizione, un progetto così autorevole da richiedere l’apporto di personaggi di altrettanta caratura.
Gli unici in grado, per la costruzione di un percorso unitario, di rinunciare alle proprie posizioni in favore delle idee migliori.

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