Dal 2007 ad oggi il settore è stato
sottoposto ad una radicale e profonda trasformazione normativa.
Rui, 7A, 7B, adeguatezza, privacy,
obblighi di formazione, c.c. dedicato, codici deontologici, sicurezza, ecc.
ecc. hanno scombussolato l'organizzazione amministrativa, gestionale e di
controllo dell'impresa agenzia fino ad assorbire mediamente il 67% del tempo di
lavoro.
Nell'ultimo anno, alla crisi
economica galoppante e i cui effetti sono ancora lontani dal poter essere
immaginati, gli Agenti di assicurazione hanno dovuto aggiungere il disagio conseguente
alla devastante contrapposizione tra plurimandatari e monomandatari scatenata
incredibilmente da chi è prescelto a tutelare l'unità degli Agenti, il
sindacato di categoria.
Contestualmente 2 DDL hanno riversato
sugli intermediari una valanga di normative che stanno rendendo la situazione
insostenibile ed esplosiva, nella malaugurata ipotesi venissero realmente attuate.
L'obbligo dei 3 preventivi, la
collaborazione tra tutti gli intermediari compreso banche, subagenti e broker, il
contratto base, la piattaforma home insurance, la black box, la
dematerializzazione del contrassegno, sono tutti aspetti che modificano in
peggio l'offerta assicurativa, rendono nulle le procedure predisposte a tutela del
cliente dal regolamento ISVAP del 2007, e danneggiano il consumatore su tutti i
fronti.
Come si può parlare di liberalizzazione
a vantaggio del consumatore se lo stesso deve districarsi tra le 80 pagine delle
CGA della polizza RCAuto piene di sovrapposizioni di norme che limitano, escludono,
franchigiano, surrogano, le garanzie prestate rendendo aleatorio e
discrezionale la responsabilità nei confronti del proprietario anche quando non
corrisponde al conducente?
E' il momento di dire BASTA a liberalizzazioni
selvagge che lasciano ai mercati il compito di autoregolarsi. Anzi, è
proprio l'eccesso di deregulation, la mancanza di regole e di etica nei mercati
che ha scatenato la crisi economica degli ultimi anni ("Il buono
dell'economia" L. Zingales).
BASTA al contratto base che
danneggia gravemente consumatori, intermediari (Parere Avv. M.Hazan ) e avvantaggia le reti distributive dirette le
quali faranno carne da macello dei propri clienti.
BASTA a politiche di prezzo adatte ad un mercato di massa ma fallimentari e anacronistiche se contestualizzate alla massa di mercati nei quali ci troviamo ad operare.
BASTA a politiche di prezzo adatte ad un mercato di massa ma fallimentari e anacronistiche se contestualizzate alla massa di mercati nei quali ci troviamo ad operare.
BASTA a politiche che mettono a rischio
il 30% dei mal contati 300.000 addetti che il comparto dell'intermediazione
assicurativa coinvolge, di un settore che esercita un ruolo complementare e
coessenziale per il welfare state nel paese.
Riportiamo al centro della scena gli
interessi in gioco dei consumatori e degli operatori del settore assicurativo,
attraverso una pianificazione seria che preveda la semplificazione normativa
esistente, ridondante e indefinita, e regoli in modo chiaro i limiti
di operatività delle garanzie prestate.
Maggiore chiarezza e innovazione di
prodotto (All risk) potrebbe riqualificare tutto il settore assicurativo, ristabilendo
ruoli e compiti attraverso la riallocazione delle risorse:
al legislatore e alle compagnie, snellimento del quadro
normativo e regolamentare, determinazione nella lotta alle frodi;
ai sistemi informatici e alle nuove tecnologie efficientamento
della filiera e del servizio erogato;
al capitale umano la relazione con
il cliente/consumatore sulla base della valutazione professionale dei rischi e delle scoperture che verranno
individuate.
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